Giovedì 14 agosto 2025, il Ministero delle Finanze ha pubblicato un disegno di legge che propone una serie di modifiche in ambito fiscale, al fine di allineare il livello del gettito fiscale in Romania alla media degli stati dell’Unione Europea, in percentuale sul Prodotto Interno Lordo, secondo la relazione introduttiva. Di seguito la sintesi del secondo pacchetto di misure fiscali in Romania:
Le proposte del Ministero includono, tra le altre, l’obbligo per le SRL di avere un capitale sociale di 8.000 lei (ricordiamo che precedentemente il minimo era 200 lei).
“Le società a responsabilità limitata iscritte nel registro delle imprese aumenteranno il loro capitale sociale alla prima menzione di una modifica nell’atto costitutivo, ma non oltre 2 anni dalla data di entrata in vigore della presente legge”, si legge nel disegno di legge.
L’importo di 8.000 lei deriva dall’aggiornamento del livello del capitale sociale di 200 lei con l’indice dei prezzi al consumo per il periodo gennaio 1990 – dicembre 2024.
Inoltre, il disegno di legge regola i seguenti aspetti: – le persone giuridiche sono tenute a detenere un conto presso un istituto di credito in Romania per tutta la durata della loro attività; – le persone giuridiche di nuova costituzione sono tenute ad aprire un conto presso un istituto di credito entro 30 giorni lavorativi dalla data di costituzione.
Le nuove disposizioni entrano in vigore il 1° gennaio 2026.
Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle società, il disegno di legge propone di abrogare l’imposta minima sul fatturato (IMCA) per la determinazione dell’imposta sul reddito delle società dovuta, a partire dall’anno fiscale 2026/anno fiscale modificato che inizia nel 2026. Inoltre, l’imposta aggiuntiva per le persone giuridiche che svolgono attività nei settori del petrolio e del gas naturale – ICAS, si applica fino al 31 dicembre 2025/ultimo giorno dell’anno fiscale modificato che termina nel 2026.
Il Ministero sta inoltre valutando l’aumento del massimale fino al quale è dovuto il contributo di assicurazione sanitaria per i redditi da attività indipendenti da 60 stipendi minimi lordi per Paese garantiti a 90 stipendi minimi lordi per Paese, per i redditi percepiti a partire dal 1° gennaio 2026, nonché l’applicazione di un’aliquota fissa del 30% sul reddito lordo derivante dai servizi di alloggio.
La bozza modifica anche il regime speciale per i contribuenti che registrano costi con entità affiliate.
“Tenendo conto delle buone pratiche applicabili in altri Paesi (Polonia, Ungheria, Stati Uniti, ecc.), si propone che per i contribuenti che superano una certa percentuale di spese relative a diritti di proprietà intellettuale, spese di gestione, spese di consulenza, interessi passivi, con entità affiliate, rispetto al totale delle spese della stessa natura, tali spese sostenute con entità affiliate siano considerate indeducibili nel calcolo del risultato fiscale”, si legge nella relazione illustrativa. La soglia è stata fissata al 3%.”
Il nuovo corso fiscale della Romania è improntato quindi al recupero delle imposte dovute e già accertante o dichiarate in modo più rapido e stringente, nella maggior responsabilizzazione del contribuente che viene obbligato ad aprire o mantenere un conto corrente bancario in Romania (peccato che gli Istituti di credito in Romania non siano particolarmente indulgenti in tema di burocrazia nei rapporti con la propria clientela); nella medesima direzione sono le norme che innalzano il capitale sociale minimo (a garanzia dei debiti societari) e della patrimonializzazione degli operatori economici privati.
fonte MdF Romania, ZF