La distribuzione dei Dividendi in Romania
Terminata, al 30 maggio 2016 con il deposito dei bilancio e documenti di corredo, la chiusura amministrativa e fiscale dell’anno 2015, è ora il momento, per i Soci delle società che hanno registrato utili, di pensare all’eventuale graditissima distribuzione dei dividendi.
A tal proposito l’articolo 194, comma 1, lett. a), della Legge delle Società (Lege 31/1990) attribuisce all’Assemblea dei Soci il diritto e dovere di approvare il bilancio annuale e di stabilire la destinazione dell’utile di esercizio.
Prima di decidere in merito al quantum dei dividendi da distribuire è bene tener conto che la Legge impone all’articolo 183, comma 1, l’accantonamento obbligatorio di almeno il 5% dell’utile netto al fondo di riserva (in romeno “fond de rezerva“), tecnicamente la riserva legale; l’articolo 183 si trova nelle disposizioni generali riferite alle società.
Tale accantonamento obbligatorio è necessario fin tanto che la riserva non raggiunge il quinto del Capitale Sociale (20%), comma 1.
Approvata la distribuzione del dividendo, il successivo pagamento costituisce il momento nel quale sorge in capo alla società che distribuisce l’obbligazione di trattenere la ritenuta alla fonte e liquidarla successivamente.
Il nuovo Codice Fiscale (Lege 227/2015) prevede all’articolo 43, comma 1, tale obbligo. Il comma 2 stabilisce che la distribuzione del dividendo da parte di società romena ad altra società romena o non romena sconta l’aliquota del 5% quale imposta alla fonte e a titolo definitivo (salvo nel caso di “mamma” non romena che la Convenzione internazionale non sia più favorevole).
Ulteriormente, la norma prevede che la liquidazione della ritenuta deve esser effettuata entro il 25 del mese successivo al mese di pagamento.
Eccezioni alle predette regole sono previste per i flussi di dividendi tra società che abbiamo legami societari durevoli e di tipo non speculativo.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.