Partita IVA in Romania: modifiche alla D088
E’ apparso recentemente sul sito delle Finanze romene un progetto di legge per semplificare la procedura richiesta al fine di ottenere l’attivazione della Partita Iva in Romania.
Il progetto di legge prevede in particolare di modificare:
– la documentazione relativa ai redditi dei soci/amministratori: non sarà più necessario allegare le dichiarazioni dei redditi ma sarà sufficiente indicare il reddito conseguito e il periodo di riferimento;
– la documentazione relativa alle obbligazioni fiscali scadute dei soci/amministratori in quanto saranno inserite delle soglie minime per i debiti fiscali e intervalli di tempo;
– l’obbligo di apostillare i documenti stranieri: la modifica dovrebbe attribuire all’Autorità la facoltà di chiedere l’apostilla solamente se necessario ( e non più l’automatismo di ottenere i documenti già apostillati).
Inoltre il modello D088 dovrebbe essere richiesto nel caso di società già attive dal punto di vista dell’IVA non per il solo cambio di soci/amministratori o sede sociale ma solo nel caso in cui risulti un rischio grave di evasione.
Purtroppo il progetto non prevede maggior trasparenza nel meccanismo di attribuzione del grado di rischio e quindi nel caso di bocciatura della richiesta e ancora sarebbe opportuno nel caso di situazioni “grigie” instaurare un contradditorio tra l’Agenzia e il contribuente per verificare se il business proposto in sede di attivazione della Partita IVA sia coerente con la struttura societaria e i mezzi finanziari.
Evidenziamo inoltre che per assurdo una società che ha superato il plafond previsto per l’entrata nel sistema IVA (65.000 Euro annui) deve anch’essa depositare il dichiarativo e dimostrare di avere i requisiti (formali) per ottenere l’attivazione della Partita IVA. Nel caso di rigetto della domanda, la società è obbligata a sostenere i costi dell’indetraibilità dell’imposta pur avendo superato il plafond legale per l’entrata nel sistema IVA.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.
