Tema sempre molto caldo per quanto riguarda il precario equilibrio dell’impresa che assume e invia all’estero i propri lavoratori per realizzare opere di appalto; la normativa europea è stata recentemente aggiornata con la pubblicazione della direttiva UE 2018/957 che prevede limitazioni e prescrizioni in ottica anti-dumping.
Il distacco dei lavoratori si configura quando un datore di lavoro (distaccante) a fronte di un suo interesse e sotto la propria direzione, mette temporaneamente a disposizione di un altro soggetto (distaccatario) uno o più lavoratori (distaccati) per lo svolgimento di un’attività di lavoro, concordata e disciplinata da un contratto concluso tra le parti.
In particolare oltre a esser fissata la durata massima di un anno, gli aspetti preminenti riguardano la contribuzione, da versare nel paese di origine, e la retribuzione che è quella del paese ospitante.
Gli stati membri hanno due anni per adeguare le proprie normative alla nuova direttiva UE, che fissa al 30 luglio 2020 il termine finale di recepimento ed entrata in vigore.
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