Tema di grande attualità risulta il distacco di lavoratori da un paese membro della UE ad un altro quando i sistemi previdenziali e retributivi non sono paritetici.
Ed ecco quindi profilarsi all’orizzionte, con la Direttiva 2018/957, una stretta al dumping europeo del lavoro e in particolare una normativa europea con limiti specifici riferiti ai lavoratori distacati. Ulteriore tema è la durata massima del distacco che in prospettiva non potrà superare i 18 mesi durante i quali i contributi saranno versati nel paese d’origine mentre le retribuzioni saranno quelle del paese ospitante. Qualora il distacco superi il limite temporale, al lavoratore distaccato dovranno essere garantite tutte le condizioni del paese dove svolge il proprio lavoro.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
