L’inversione contabile (o reverse charge) è un meccanismo di applicazione dell’IVA, introdotto dalla normativa comunitaria, per contrastare l’evasione dell’IVA – una delle imposte più evase nel panorama europeo.
Tale meccanismo contabile permette al venditore di emettere fattura senza addebitare l’imposta sul valore aggiunto e, corrispettivamente, l’acquirente dovrà invece integrare nella fattura l’aliquota propria ed effettuare la registrazione di tale documento sia nel registro delle fatture emesse sia in quello degli acquisti, così da rendere neutrale l’effetto dell’imposta.
Proroga applicazione dell’inversione contabile
Il decreto legge 114/2018 dispone la proroga fino al 30 giugno 2022 dell’applicazione dell’inversione contabile per la fornitura dei seguenti beni e servizi:
- Cereali e piante tecniche;
- Certificazioni per emissioni di gas;
- Energia elettrica acquirente-rivenditore;
- Certificazione per consumo energetico di elettrodomestici (certificate verzi);
- Telefonia mobile;
- Microprocessori;
- Tablet e laptop.
Resta applicabile l’inversione contabile per le restanti categorie, in quanto non vi sono limiti di tempo (rifiuti, legname, terreni, costruzioni ecc.).