Split payment per l’IVA
Un recente progetto di legge apparso per il sito del Ministero delle Finanze prevede, se approvato, l’obbligo da parte degli operatori economici di istituire uno specifico conto corrente bancario per la raccolta dell’imposta sul valore aggiunto che di fatto sarà scissa (spit in inglese, appunto) dall’incasso effettuato dai clienti. Il meccanismo di incasso distinto tra imposta e imponibile sarà applicato a tutte le transazioni aventi con oggetto la compravendita di beni e le prestazioni di servizio soggette all’imposta nel territorio della Romania.
Il meccanismo dello Split payment prevederà (sono ancora indiscrezioni):
– che i pagamenti effettuati dai clienti (enti pubblici e ogni entità registrata ai fini IVA) per ogni operazione soggetta all’IVA siano eseguiti distintamente al fine di ripartire l’imposta dall’imponibile nei conti correnti bancari specificamente attivati;
– che ogni soggetto registrato ai fini IVA in Romania debba obbligatoriamente “riversare” nel termine di 3 giorni lavorativi l’imposta incassata dal cliente;
– il divieto di utilizzare le somme versate a titolo di imposta sul valore aggiunto nel conto corrente dedicato.
Il progetto di Legge se approvato potrebbe avere decorrenza dal 1.10.2017.
Seguiranno ulteriori chiarimenti