Il Governo romeno, in data 7 dicembre 2018, ha approvato un decreto legge che incrementa il salario minimo lordo garantito per legge.
L’oggetto del provvedimento normativo
Il decreto legge 938/2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e dunque in vigore, stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2019, lo stipendio mensile minimo lordo sarà di 2.080 lei. Un incremento del 7,89%, rispetto al livello del 2018 di 1.900 lei al mese. Dunque alla luce dell’attuale tasso di cambio euro/lei, il salario minimo si attesterebbe sui 447,50 euro mensili.
Inoltre, il decreto legge introduce una deroga per il personale inquadrato nelle categorie professionali che prevedono un titolo di studio superiore e che abbia maturato almeno un anno di esperienza lavorativa. In tal caso lo stipendio minimo lordo (esclusi bonus) passerà da 2.080 lei a 2.350 lei al mese, rispettivamente da 447.50 a 505,60 euro al mese.
Pur quanto l’incremento del salario minimo mira ad adeguare il potere d’acquisto delle famiglie romene, nel panorama dell’Unione Europea, la Romania resta un mercato attrattivo per il labour intensive.